Pubblicata una monografia sulla prima opera apostolica dell’Opus Dei: l’Accademia DYA
Il Professore José Luis González Gullón, membro dell’Istituto Storico San Josemaría Escrivá de Balaguer, ha pubblicato una monografia sulla prima opera apostolica dell’Opus Dei (Ed. Rialp). La DYA – sigle di “Diritto ed Architettura”- cominciò nel dicembre del 1933 a Madrid con l’apertura di un’Accademia a livello universitario in via Luchana. Il volume fa parte della Collana di monografie dell’Istituto Storico.
Nell’Accademia DYA si davano lezioni private di alcune materie dei corsi preparatori di Architettura. Gli studenti che si iscrivevano sentirono spesso dire che, se desideravano collaborare alla rinascita dello spirito cristiano nella società, avrebbero avuto bisogno di una solida preparazione professionale. Dovevano capire che la loro attività accademica era il posto in cui Dio li chiamava ad operare per dare il meglio di se stessi.
San Josemaría coordinò e diresse svariate volte la formazione cristiana che veniva impartita in Accademia. Egli stesso tenne molte lezioni ed incoraggiò gli studenti a partecipare ad attività di carattere sociale e opere di misericordia, come la catechesi o le visite ai malati. Ne derivò che alcuni studenti invogliarono altri a seguirli, tanto da essere circa un’ottantina i ragazzi che partecipavano alle attività di formazione, sia professionale che religiosa, nel corso dei nove mesi in cui l’Accademia rimase aperta.
Nell’ottobre del 1934, la DYA si trasferì in calle Ferraz 50 a Madrid e venne ampliata con l’apertura di una residenza universitaria. Le difficoltà economiche per mandarla avanti furono enormi. Anche gli avvenimenti politici e sociali ebbero il loro peso nell’ambiente della Residenza. La rivoluzione di ottobre del 1934 paralizzò la città durante i primi giorni del mese ritardando l’inizio delle lezioni in Università. Quando cominciarono, soltanto uno studente aveva fatto domanda d’iscrizione.

San Josemaría Escrivá insieme ad un gruppo di studenti dell’Accademia DYA nel 1935
La prima volta in cui si custodì il Santissimo Sacramento nella cappella di un Centro dell’Opera avvenne quando San Josemaría celebrò la messa il 31 marzo del 1935 nella Residenza. La formazione religiosa fu promossa con vari mezzi, tra cui lezioni, meditazioni o ritiri mensili. Più di un centinaio di giovani parteciparono a queste attività. Si organizzarono anche dei corsi di formazione con professionisti.
Per contro, nell’anno accademico 1935-1936, i venticinque posti della Residenza vennero occupati sin dall’inizio ed il viavai degli amici e conoscenti fu notevole. Più di centocinquanta ragazzi parteciparono durante quell’anno ai corsi di formazione professionale o cristiana. Tra questi alcuni si erano avvicinati all’Opera nell’estate del 1935, come Alvaro del Portillo, o José María Hernández Garnica, e ne seguirono altri prima della fine dell’anno, come Pedro Casciaro o Francisco Botella.
Gli universitari che frequentavano la DYA avevano idee politiche diverse ma nessuno di loro sosteneva partiti contrari alla Chiesa. Il contrasto tra la situazione turbolenta di quel periodo e la calma che regnava nella Residenza era palese. Per espresso volere di san Josemaría durante le riunioni collettive dei residenti non si parlava di politica.
Dopo la vittoria del Fronte Popolare nelle elezioni generali del febbraio del 1936, l’instabilità sociale aumentò. Sebbene la situazione consigliasse prudenza, san Josemaría non smise di promuovere lo sviluppo dell’Opus Dei. Infatti, nel luglio del 1936, la DYA cambiò sede, stavolta al numero 16 della stessa calle Ferraz. Ma quello stesso mese scoppiò la Guerra Civile spagnola e l’Accademia DYA dovette chiudere i battenti.
José Luis González Gullón
DYA. La Academia y Residencia en la historia del Opus Dei (1933-1939)
Madrid, Rialp, 2016, 576 págs. 160 x 240 mm.
ISBN: 978-84-321-4604-6. 27,00 €.
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