Pubblicato il vol. 10 (2016) di “Studia et Documenta”
L’Istituto Storico San Josemaría Escrivá ha appena pubblicato il vol. 10 (2016) della rivista Studia et Documenta, completando in questo modo i suoi primi dieci anni di esistenza, durante i quali sono stati presentati numerosi studi sull’Opus Dei e su San Josemaría Escrivá.
Come di consuetudine, il volume è composto da cinque parti: un quaderno monografico, una sezione di studi e note, una riservata alla pubblicazione di documenti, una quarta con informazioni riguardanti l’attualità ed un’ultima di natura bibliografica. Il presente volume, inoltre, si apre con una breve analisi dei primi dieci anni di esistenza della rivista redatta dal nostro direttore, Carlo Pioppi.
Il tema monografico, al quale viene dedicata la prima parte del volume, analizza la figura e la vocazione di cinque dei primi membri dell’Opus Dei; essi furono persone che si impegnarono nello sviluppo dell’Opera prima dello scoppio della guerra civile spagnola (1936) e che, sopravvissute al conflitto, permasero nell’Opus Dei fino alla fine dei loro giorni. Le persone qui prese in considerazione, fatta eccezione per Pedro Casciaro, non sono mai state oggetto di alcuna pubblicazione di natura biografica, all’infuori di qualche voce enciclopedica o breve discorso di encomio.
Nel primo articolo, John F. Coverdale esamina la figura di José María González Barredo (1906-1993), che conobbe San Josemaría negli anni 30’ e fu il primo membro dell’Opus Dei nel continente americano. Nel secondo articolo, di J. L. González Gullón y M. Galazzi, viene presentato Ricardo Fernández Vallespín (1910-1988), direttore dell’Accademia e Residenza DYA, prima opera di apostolato corporativa dell’Opus Dei incoraggiata da San Josemaría nell’anno 1933, e pioniere dell’apostolato dell’Opus Dei in Argentina. Il terzo articolo approfondisce la figura di mons. Pedro Casciaro, che conobbe San Josemaría nel 1934-1935 e con il quale collaborò nella fondazione e direzione delle prime residenze universitarie di Madrid, Valencia e Barcellona, oltre ad essere uno dei primi propugnatori del lavoro apostolico in Messico e Centro America. Nel quarto articolo C. Ánchel presenta Francisco Botella Raduán (1915-1987), che incontrò per la prima volta San Josemaría nel 1935 e con il quale mantenne uno stretto rapporto di amicizia fino al 1950. Infine, L. Martínez Ferrer presenta la figura di Vicente Rodríguez Casado (1918-1990) nel contesto della guerra civile spagnola e dell’immediato dopoguerra.
Questi personaggi presentano alcune caratteristiche comuni: tre di loro sono stati ordinati sacerdoti ed altrettanti sono stati professori universitari. Essi mantennero un intenso connubio di vita sacerdotale o accademica ed un forte impegno evangelizzatore.
La sezione Studi e Note include tre articoli di indole molte diversa. Nel primo, B. Schellenberger analizza la relazione che San Josemaría ebbe con alcuni vescovi tedeschi tra il 1949 e il 1975, ponendo speciale attenzione al periodo del Concilio Vaticano II e agli anni immediatamente successivi. Nel secondo articolo, J. M. Caparrós presenta il Cine-Club Monterols di Barcellona, una iniziativa di un gruppo di studenti della Residenza Universitaria Monterols sviluppatasi negli anni 1951-1966, che riuscì persino ad influenzare la cultura cinematografica di quel tempo. Infine, nel terzo articolo, J. L. Illanes compie una riflessione teologica sull’itinerario giuridico dell’Opus Dei.
Nella sezione dedicata ai documenti inediti, detta Documenti, A. Méndiz ci presenta le lettere che San Josemaría scrisse a Juan Jiménez Vargas, uno dei primi membri dell’Opus Dei, durante la guerra civile spagnola nel periodo 1937-1939.
La parte riservata al Notiziario raccoglie gli interventi di Giorgio Faro, professore di Etica presso la Pontificia Università della Santa Croce, tenuti presso la Residenza Universitaria Segesta di Palermo in occasione dell’inaugurazione dell’anno accademico 2014-2015. Con il titolo “La crisi come opportunità”, l’autore riflette sugli insegnamenti di San Josemaría riguardo la santificazione del lavoro e mostra la loro articolazione attraverso la rilettura della attuale situazione di crisi, partendo da diverse dottrine etiche ed economiche.
All’interno della Sezione Bibliografica, il lettore troverà quattro recensioni: la prima, realizzata da M. M. Murphy, del libro di John F. Coverdale, Saxum: The Life of Alvaro del Portillo; la seconda, di P. Marti, dell’edizione delle carte pastorali scritte da Javier Echevarría ai fedeli della prelatura dell’Opus Dei durante l’Anno della Fede, Creo, creemos: textos procedentes de las Cartas pastorales dirigidas a los fieles de la Prelatura del Opus Dei durante el Año de la Fe (2012-2013); la terza, di M. E. Ossandón, degli atti del congresso Vir fidelis multum laudabitur. Nel centenario della nascita di Mons. Álvaro del Portillo; infine la quarta di P. Pérez del libro di Gómez Pérez, El hombre que yo vi: sobre san Josemaría Escrivá. Questa sezione comprende inoltre 19 schede bibliografiche ed un elenco redatto da J. M. Fernández e S. Martínez della bibliografia riguardate i Prelati dell’Opus Dei, Álvaro del Portillo e Javier Echevarría, inerente al periodo 2003-2009.