Luka Brajnovic con Ana Tijan, quando erano fidanzati, nel 1942.
Álvaro d’Ors con il beato Álvaro del Portillo, nel 1976.
Aurora Nieto, una delle prime soprannumerarie dell’Opus Dei, in una fotografia del 1945.
Ruth Pakaluk, durante un’escursione in montagna.
L’Istituto Storico San Josemaría Escrivá ha appena pubblicato il vol. 18 (2024) della rivista “Studia et Documenta”. In questa edizione sono presentate varie ricerche sui membri soprannumerari dell’Opus Dei, di entrambi i sessi, nonché studi, note e documenti che affrontano vari aspetti della storia dell’Istituzione.
La sezione monografica raccoglie otto testi sui soprannumerari e le soprannumerarie dell’Opus Dei, che presentano alcune traiettorie personali e la loro interazione con il proprio ambiente.
Vengono offerte le descrizioni di due soprannumerarie di diverse origini sociali e religiose: l’argentina María Eugenia Ibarguren de Gallardo (1939-1996) e l’americana Ruth Pakaluk (1957-1998). Entrambe condividono alcuni tratti: erano madri di famiglia numerosa, si dedicavano a cause altruistiche e accettavano serenamente, essendo ancora giovani, la malattia e la morte. Le ricerche su di loro sono firmate, rispettivamente, dagli storici Milagros Gallardo e John Coverdale.
Il ricercatore Alfredo Méndiz analizza il lavoro di Tomás Alvira, uno dei primi soprannumerari dell’Opus Dei, come direttore del Collegio Infanta María Teresa per gli orfani della Guardia Civile, tra il 1950 e il 1957. L’articolo sottolinea come Alvira abbia migliorato le condizioni di vita di quegli studenti, con carenze affettive e formative.
Francisco Santamaría, filosofo e scrittore, presenta una descrizione del imprenditore asturiano Luis Adaro. Il primo soprannumerario di Gijón si impegnò in numerose iniziative a servizio della sua comunità regionale. La storica Ana Escauriaza analizza il profilo di Aurora Nieto, soprannumeraria di Salamanca, vedova e madre di tre figli, il cui focolare era un importante centro di apostolato con i giovani in quella città.
L’articolo del professor Darío Casapiccola studia le incorporazioni di soprannumerari a Buenos Aires e Rosario, tra l’arrivo dell’Opera nel 1950 e il 1961. Per conto suo, il ricercatore Luis Cano esamina il gruppo di professionisti che partecipò al corso di ritiro predicato da San Josemaría a Molinoviejo, nella Settimana Santa del 1949. E, María Luisa Galdón e Julio Montero affrontano le prime convivenze organizzate per le soprannumerarie spagnole tra il 1952 e il 1957.
Nella sezione Studi e Note sono raccolti cinque lavori che esplorano vari aspetti della storia dell’Opus Dei. Tre si concentrano sulla crescita dell’Istituzione in diverse aree geografiche: Federico M. Requena esamina l’opera dell’Opus Dei a Washington tra il 1957 e il 1961; Cosimo di Fazio indaga la prima espansione in Italia nel 1949; e Eliana Fucili affronta i primi passi dell’apostolato con le donne in Argentina. D’altro canto, José Luis González Gullón studia i nomi e i cognomi del fondatore dell’Opus Dei; e Santiago Martínez tratta sugli istituti secolari clericali durante il pontificato di Pio XII.
Nella sezione Documenti, María Jesús Coma e María Eugenia Ossandón introducono e annotano il secondo esemplare della serie di bollettini denominati Noticias. Mentre risiedeva a Burgos durante la guerra civile spagnola, il fondatore dell’Opus Dei scriveva mensilmente una sorta di bollettino familiare, in cui portava un messaggio di incoraggiamento per mantenere viva la fede nei giovani che si erano avvicinati all’Opera. Il secondo bollettino, il più esteso della serie, fu scritto nel 1938 e distribuito a 50 persone.
Nella sezione Notiziario, Julio Montero presenta il progetto di narrare la storia del collegio Tajamar, di Madrid. Quell’iniziativa educativa è nata come un servizio educativo in un ambiente e in un’epoca ben precisi: il quartiere di Vallecas, a metà degli anni ’50 del secolo scorso. I suoi promotori volevano portare l’istruzione in un quartiere privo dei più elementari mezzi e fornire formazione cristiana a chi la desiderasse.
La rivista si conclude con la Sezione bibliografica, con recensioni e segnalazioni bibliografiche e un elenco finale delle pubblicazioni sui prelati dell’Opus Dei Álvaro del Portillo, Javier Echevarría e Fernando Ocáriz, tra il 2014 e il 2017.