Lo scorso venerdì 9 giugno si è tenuto presso l’Università di Navarra un workshop organizzato dal Centro di Studi Josemaría Escrivá (CEJE) e dall’Istituto Storico San Josemaría Escrivá (ISJE). La giornata ha affrontato in tre blocchi tematici alcuni aspetti chiave della storia dell’Opus Dei in diverse epoche e contesti.
Nel primo blocco sono state analizzate le percezioni che diverse istituzioni, persone e l’opinione pubblica hanno avuto sull’Opus Dei dalla fine degli anni ’30 fino alla metà degli anni ’60. I professori Jorge García Ocón, Fernando Crovetto e Federico Requena hanno esplorato diversi aspetti di questo periodo storico, inclusa la relazione tra le Congregazioni Mariane e l’Opus Dei, la relazione di Mario Cordovani sull’Opus Dei e il suo fondatore, e l’opinione pubblica americana sull’Opus Dei negli anni ’50.
Inmaculada Alva ha presentato un modello di storia regionale per i primi anni delle donne dell’Opus Dei negli Stati Uniti (1949-1953): ha spiegato le difficoltà che queste prime donne hanno affrontato e le sfide che gli studiosi devono affrontare nel raccontare la loro storia, poiché è meno visibile o più interna. Santiago Martínez ha esposto alcuni aspetti della Società Sacerdotale della Santa Croce tra il 1950 e il 1965, nonché il contesto associativo clericale di quegli anni. Infine, Alfredo Méndiz ha sintetizzato la relazione tra la FUCI (Federazione Universitaria Cattolica Italiana) e l’Opus Dei nei suoi primi anni in quel paese, evidenziando la percezione positiva che molti vescovi e la stessa federazione avevano dell’Opus Dei.
Il secondo blocco, intitolato “Protagonisti”, ha affrontato profili individuali e collettivi di alcuni uomini e donne dell’Opus Dei. Beatriz Comella ha analizzato i profili personali ed educativi delle donne spagnole appartenenti a questa istituzione tra il 1930 e il 1962, mentre Mercedes Montero si è concentrata su un gruppo di donne dell’Opus Dei che hanno raggiunto cattedre universitarie, nel contesto delle prime donne insegnanti in Spagna. A queste due presentazioni si è aggiunta quella di Consuelo Flecha sugli aspetti e le caratteristiche delle donne nelle università spagnole tra il 1940 e il 1960.
I tre relatori successivi hanno fornito approcci biografici. José Luis González Gullón ha presentato ciò che considera elementi essenziali per la stesura di una biografia di Josemaría Escrivá; Carlos Veci ha analizzato aspetti della vita del pedagogista Víctor García Hoz; mentre Onésimo Díaz si è concentrato sulla carriera di José María Albareda.
La giornata si è conclusa con un intervento sulla divulgazione della storia a cura di Eliana Fucili, che ha presentato un progetto volto a diffondere le attività di ricerca svolte dal CEJE e dall’ISJE.