Pubblicato il vol. 8 (2014) di “Studia et Documenta”
E’ appena uscito l’ottavo volume (2014) della rivista Studia et Documenta dell’Istituto Storico San Josemaría Escrivá, suddiviso, come al solito, in cinque parti: un quaderno monografico, una sezione di studi e note, un’altra riservata alla pubblicazione di documenti, un’altra ancora contenente notizie di attualità e, infine, una sezione a carattere bibliografico.
Il tema monografico a cui è dedicata la prima parte del presente volume riguarda il complesso dei santi intercessori dell’Opus Dei. Sono cinque gli articoli che introducono ogni intercessore (san Nicola di Bari, san Giovanni Maria Vianney, san Pio X, san Tommaso Moro e santa Caterina da Siena) e in cui vengono esposte le ragioni che suggerirono a san Josemaría di affidare l’Opus Dei alla loro protezione in quei momenti particolari della storia dell’Opera.
Il primo di questi articoli, firmato da José Miguel Pero-Sanz, è incentrato sulla figura di san Nicola di Bari, nominato intercessore per le necessità materiali dell’Opus Dei nel 1934. L’autore riporta che, già prima di quella data, san Josemaria si era recato, in più di un’occasione, a pregare nella chiesa madrilena di El Salvador y San Nicolás per la soluzione dei suoi problemi di carattere economico che perduravano dal 1931 quando aveva lasciato il Patronato de Enfermos, e che erano divenuti particolarmente pressanti a partire dal 1933, anno in cui aveva avviato l’Accademia DYA.

Inginocchiatoio utilizzato da san Pio X
Negli anni cinquanta san Josemaría proclamò altri tre intercessori. Laurent Touze dedica la sua opera al primo di questi, san Giovanni Maria Battista Vienney, intercessore per le relazioni con i vescovi diocesani, ponendo in risalto la particolare devozione di san Josemaria per il Curato d’Ars, al quale già ricorreva per tali questioni almeno dal 1938, quando, stabilitosi temporaneamente a Burgos, i suoi contatti con diversi vescovi spagnoli erano diventati più intensi. Touze esamina i motivi e le circostanze che determinarono tale nomina e, specificatamente, il rapporto esemplare del Curato d’Ars con il suo vescovo, l’inizio dell’operato dell’Opus Dei in nuovi paesi, lo sviluppo della Società Sacerdotale della Santa Croce, e così via. Nel tratteggiare la figura di san Pio X, nominato intercessore per le relazioni con la Santa Sede nel 1953, anche Miguel de Salis riesce a far emergere la grande devozione del fondatore dell’Opera nei confronti di questo Papa. L’articolo dedicato a san Tommaso Moro, nominato nel 1954 quale intercessore in materia di relazioni con le autorità civili, è di Andrew Hegarty. La figura di questo santo, sposato e padre di famiglia, servitore del suo paese nella funzione pubblica ed esempio di lealtà alla chiesa e alla sua patria, non poteva sfuggire all’attenzione di san Josemaría.
Santa Caterina da Siena è l’intercessore per l’apostolato dell’opinione pubblica dal 1964. Johannes Grohe descrive la simpatia che san Josemaría provava per la santa di cui ammirava la schiettezza nel difendere la verità, la sua alta considerazione della virtù della sincerità e il suo grande amore per la chiesa. L’autore fa notare come alcune crescenti incomprensioni concernenti l’Opera, soprattutto in Spagna, e il contesto dei dibattiti del Concilio Vaticano II contribuirono a determinarne la scelta.

Nell’Università di Navarra, 9 maggio 1974
La sezione Studi e Note raccoglie tre studi sulle varie fasi della vita di san Josemaría e lo sviluppo dell’Opus Dei. Carlo Pioppi rende noti alcuni dati biografici sulla sua infanzia e adolescenza a Barbastro, illustrando come tali esperienze abbiano influito sulla sua vita e, in seguito, sullo sviluppo dell’Opus Dei. I quattro viaggi a Barcellona, che il fondatore dell’Opera effettuò nel periodo ‘39/’40, sono il tema centrale del secondo articolo di questa sezione, scritto da Francesc Castells. Alla fine della guerra civile in Spagna, san Josemaría intraprese numerosi viaggi apostolici per diffondere l’Opus Dei in diverse città, quali Valladolid, Salamanca, Saragozza, Valencia e Barcellona. Castells descrive e commenta i primi contatti avviati dal santo e dai suoi seguaci nella Ciudad Condal, alcune attività con studenti universitari e l’inaugurazione del primo centro. Infine, Yolanda Cagigas dedica un suo articolo ai primi tredici dottori honoris causa dell’Università di Navarra, nominati tra il 1964 e il 1975, anni in cui san Josemaría era Gran Cancelliere. Dopo aver illustrato la nascita e lo sviluppo dell’Università di Navarra, nonché la cerimonia di conferimento dei titoli, l’autrice traccia un breve profilo biografico di ciascun dottore, esponendo le motivazioni che avrebbero determinato l’assegnazione del titolo accademico ad ognuno di essi.
Calle de la Paz, ValenciaNella sezione Documenti riservata ai documenti inediti, Ángel Gómez-Hortigüela presenta il diario di viaggio a Valencia nel 1936 di san Josemaría Escrivá de Balaguer, redatto dal medesimo e da Ricardo Fernández Vallespín, e commenta nell’introduzione il contesto storico di tale viaggio, le ragioni della scelta di Valencia quale prima città per espandere l’Opera fuori Madrid, nonché le difficoltà incontrate dai due autori del diario nel corso dei loro spostamenti.
La sezione Notiziario comprende una rassegna delle presentazioni riguardanti l’edizione critico-storica di Conversaciones con Monseñor Escrivá de Balaguer a partire dalla sua pubblicazione, avvenuta nel luglio 2012, nonché il testo degli interventi dei due autori, José Luis Illanes e Alfredo Méndiz, in occasione degli atti che ebbero luogo a Pamplona e Toledo. Il Notiziario contiene inoltre il testo della relazione Amor a los pobres en san Josemaria, presentata dal Prof. Martin Schlag della Pontificia Università della Santa Croce (Roma) nel corso del XXXII Simposio di Teologia dell’Università di Navarra che si è svolto nel mese di ottobre del 2011.
Nella Sezione Bibliografica, il lettore di Studia et Documenta trova una nota bibliografica di José Luis Illanes sul libro intitolato “Vida cotidiana y santidad en la enseñanza de san Josemaría. Estudio de teologia spiritual” (Rialp, Madrid 2011-2013), di Ernst Burkhart e Javier López. Sono presenti, inoltre, 6 recensioni di libri, 17 schede e un elenco curato da José Mario Fernández e Santiago Martínez con la bibliografia di e su san Josemaría Escrivá de Balaguer pubblicata nel periodo 2003-2009.
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