L’Istituto Storico San Josemaría Escrivá (ISJE) e il Centro de Estudios Josemaría Escrivá (CEJE) hanno appena pubblicato un libro intitolato “El Opus Dei. Metodología, Mujeres y Relatos” (“Opus Dei. Metodologia, donne e storie”), a cura di Santiago Martínez e Fernando Crovetto. Questa monografia raccoglie diciannove lavori di ricercatori dell’ISJE, del CEJE e di varie università spagnole che trattano la storia dell’Opus Dei dalla fine della guerra civile spagnola all’inizio del Concilio Vaticano II.
Gli studi sono strutturati intorno a tre tematiche principali: la metodologia dell’Opus Dei; il ruolo delle donne nella storia e, nello specifico, nella storia dell’Opus Dei; e il contesto religioso spagnolo degli anni ’40 e ’50, con particolare attenzione alle associazioni cattoliche.
Nel primo asse, sei articoli sollevano questioni come le difficoltà metodologiche che si devono affrontare quando si storicizza un’istituzione come l’Opus Dei; la necessità di stabilire una periodizzazione che comprenda l’intera storia dell’istituzione e che serva da guida per gli studi futuri; la necessità di consultare archivi non sempre legati all’istituzione, incorporando collezioni personali, diocesane, ecc. Infine, il contributo della pubblicazione “Noticias”, che Escrivá e alcuni suoi collaboratori pubblicarono a Burgos durante la guerra civile, per conoscere alcune delle prime persone che si avvicinarono all’Opus Dei.
Nella seconda parte del libro, dedicata alla storia delle donne nell’Opus Dei, sette studi analizzano gli approcci, le teorie interpretative e i temi della ricerca sulle donne nella storia, e come questo tipo di analisi fornisca un resoconto più completo e integrante del passato; Infine, analizzano i profili di alcune delle donne dell’Opus Dei, così come il rango sociale, la provenienza geografica e le preoccupazioni religiose di alcune delle prime donne spagnole sposate che fecero domanda di ammissione all’Opus Dei come soprannumerarie.
Nella terza sezione del libro, dedicata ai racconti, sei studi analizzano il contesto religioso e culturale della Spagna degli anni ’40 e ’50, esplorando l’interrelazione tra politica, cattolicesimo e esperienza di fede; studiano alcune istituzioni e associazioni cattoliche, come l’Azione Cattolica, le Congregazioni Mariane o l’Associazione Nazionale Cattolica dei Propagandisti, che fiorirono in Spagna in questo periodo e che servono a contestualizzare il quadro dell’apostolato secolare di cui l’Opus Dei era anche un elemento di spicco; e, infine, presentano alcuni tipi di membri dell’Opus Dei: Preti diocesani e soprannumerari, questi ultimi uomini e donne per lo più sposati.
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