Pubblicato il vol. 12/2018 di Studia et Documenta
L’Istituto Storico San Josemaria ha di recente pubblicato il vol. 12 (2018) della rivista Studia et Documenta. Come sempre, il volume ha cinque parti: un quaderno monografico, una sezione di studi e note, una dedicata alla pubblicazione di documenti, una successiva con le informazioni attuali e infine una sezione di tipo bibliografico (vedere il sommario).
Il tema monografico a cui viene dedicata la prima parte del volume si sofferma sullo studio di alcuni “compagni di viaggio” del fondatore dell’Opus Dei. Nel concreto, i suoi confessori e i libri che facevano parte della sua biblioteca personale. Studiando le figure di coloro che furono i suoi consiglieri spirituali e i testi che contribuirono alla sua formazione intellettuale e alla sua opera fondazionale è possibile capire meglio la posizione di San Josemaria Escrviva nella storia della spiritualità, e più in generale, nella Storia della Chiesa.
La monografia contiene due parti. Nella prima, Constantino Ánchel studia i sacerdoti che accompagnarono spiritualmente san Josemaría Escrivá partendo dai suoi primi anni fino ad arrivare al giugno del 1944, quando il beato Álvaro del Portillo ricevette l’ordinazione sacerdotale e divenne nel suo confessore e direttore spirituale per il resto della sua vita. L’autore ha individuato più di trenta sacerdoti, dei quali stabilisce le circostanze, la durata e addirittura la fisionomia specifica di ognuna delle relazioni provenienti dalla direzione spirituale che questi stabilirono con il fondatore dell’Opus Dei. Sacerdoti che spiccarono per la loro vita di pietà, per la loro formazione teologica e per la loro esperienza e zelo pastorale.
Il secondo studio della monografia, di Jesús Gil Sáenz, analizza i quasi duemila cinquecento volumi che componevano la biblioteca di San Josemaría Escrivá. L’autore offre una appassionante narrazione, con uno stile da romanzo poliziesco, che permette la ricostruzione della genesi della biblioteca, che iniziò a comporsi nel 1937. Sono libri che il Fondatore riunì con l’intenzione di consultarli e che successivamente utilizzò per il suo studio, il suo lavoro persona e la sua lettura spirituale.
La sezione Studi e Note include cinque articoli diversi. Nel primo, Immaculada Alva analizza l’apostolato realizzato con le donne tra ultimi anni della Guerra Civile spagnola e il 1942, partendo dalle lettere, i diari e le testimonianze dei protagonisti. Nel secondo articolo, , Onésimo Díaz studia la Residenza Jenner, promossa da San Josemaría Escrivá a Madrid negli anni postguerra spagnola, ponendo una particolare attenzione al suo funzionamento e alla formazione sia umana sia cristiana che ivi si dava ai suoi residenti. Tutto ciò tenendo conto del contesto storico dello sviluppo dell’Opus Dei dopo la Guerra Civile spagnola.
Nel terzo articolo, Luis Cano analizza la prima convivenza di soprannumerari, aspetti che si sono potuti ricostruire grazie alle note e le testimonianze di alcuni assistenti. Nel quarto articolo, Francisca Colomer presenta Ramona Sanjurjo, soprannumeraria dell’Opus Dei dal 1948 che da Vigo, sua città natale, partecipò allo sviluppo dei lavori apostolici dell’Opus Dei in Galizia e in Portogallo. Attraverso le lettere che scrisse dal momento che conobbe l’Opus Dei fino alla successiva erezione del primo centro dell’Opera a Vigo, viene studiato il suo stile di vita e la sua attività apostolica. Infine, nel quinto articolo Federico M. Requena analizza la figura di Fr. William Porras, che fu cappellano dell’Università di Harvard, tra il 1954 e il 1960. Lo studio vuole fare luce sui motivi per i quali l’arcivescovo di Boston elesse come capellano il primo sacerdote dell’Opus Dei stabilitosi a Boston, le attività che questi portò avanti così come la visione che questi aveva su come i cattolici dovessero vivere e rendere presente la loro fede cattolica in una istituzione come quella di Harvard, in attesa del Concilio Vaticano II.
Nella sezione Documenti, Alfredo Méndiz compie una analisi della corrispondenza tra Salvador Canals e san Josemaría Escrivá durante il suo primo anno da sacerdote (1948-1949).
Nel Notiziario troviamo una breve presentazione sulle origini e lo sviluppo della Biblioteca Virtuale Josemaría Escrivá de Balaguer y Opus Dei, una piattaforma virtuale creata e sviluppata dal Centro de Documentación y Estudios Josemaría Escrivá (CEDEJ) che si occupa di diffondere dei lavori principalmente accademici sull’Opus Dei, il suo fondatore, i suoi successori, i membri e le iniziative apostoliche che hanno contribuito a portare avanti. Questa sezione si chiude con un testo della conferenza pronunciata dal prof. Antonio Aranda presso la Pontificia Università della Santa Croce con motivo della festa di San Tommaso d’Aquino, patrono della Facoltà di Teologia, con il titolo: A cinquanta anni da “Amare il mondo appassionatamente”.
Infine, la Sezione Bibliografica completa questo volume. In essa vengono presentate la recensione e le note bibliografiche di quattordici recenti pubblicazioni, oltre a un estesa lista di opere pubblicate tra il 2010 e il 2013 sull’Opus Dei e su diverse iniziative apostoliche.
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