Inmaculada Alva e Mercedes Montero hanno appena pubblicato un nuovo libro nella collana di monografie dell’Istituto Storico San Josemaría Escrivá (link), intitolato “Un hecho inesperado. Mujeres en el Opus Dei (1930-1950).” (Un fatto inaspettato. Le donne nell’Opus Dei 1930-1950).
Il 14 febbraio 1930, José María Escrivá si rese conto che la fondazione da lui iniziata nel 1928 doveva essere estesa anche alle donne. Cominciò a lavorare in questa direzione, ma non fu un compito facile, perché tale scopo venne raggiunto definitivamente soltanto al terzo tentativo: il 16 luglio 1942, quando fu aperto il primo centro femminile a Madrid.
Il volume si concentra sulle diverse fasi del consolidamento del lavoro dell’Opus Dei tra le donne durante i primi vent’anni di esistenza, e sulle diverse attività apostoliche svolte. I compiti in cui furono coinvolte nella realizzazione dell’Opus Dei furono vari e nuovi, tenendo conto del ruolo delle donne nella società di quel tempo, come la creazione della casa editrice Minerva o la direzione della residenza universitaria Zurbarán.
Inmaculada Alva ha un dottorato in Storia e Teologia, è ricercatrice presso il Centro di Documentazione e Studi Josemaría Escrivá e docente all’Università di Navarra. Specializzata in femminismo e storia delle donne, è membro della rete WINN.
Mercedes Montero è professoressa di Giornalismo nella Facoltà di Comunicazione dell’Università di Navarra, PhD in Comunicazione e Storia, Visiting Scholar presso l’Università di Berkeley (USA) e visiting professor presso le Università di Bergen (Norvegia) e Piura (Perù).