Lo scorso 24 aprile 2025 è deceduto a Pamplona, all’età di 91 anni, il sacerdote e teologo José Luis Illanes Maestre, professore emerito dell’Università di Navarra e figura chiave nell’impulso agli studi storici su san Josemaría Escrivá e sull’Opus Dei. La sua vita è stata segnata da un’intensa dedizione al pensiero cristiano contemporaneo, sia dal punto di vista accademico che pastorale.
José Luis Illanes nacque a Siviglia il 26 dicembre 1933 in una famiglia cristiana. Iniziò gli studi di Giurisprudenza all’Università di Siviglia, seguendo la tradizione professionale del padre. Nel 1955 chiese l’ammissione all’Opus Dei, una decisione che segnò una svolta fondamentale nella sua vita. Come egli stesso ricordava, trovò nello spirito dell’Opus Dei una sintesi armonica tra la fede cristiana e la vita professionale.
Nel 1956 si trasferì a Roma, dove ottenne la licenza e il dottorato in Teologia presso la Pontificia Università Lateranense. La sua tesi, incentrata sul pensiero di Jacques Maritain, rifletteva il suo interesse per l’umanesimo cristiano, tema ricorrente nella sua carriera. Fu ordinato sacerdote nel 1960 e iniziò a insegnare al Collegio Romano della Santa Croce, specializzandosi in Teologia Fondamentale e Dogmatica.
Durante gli anni del Concilio Vaticano II, che seguì con grande attenzione, Illanes colse nei suoi insegnamenti una conferma di una teologia intimamente legata alla vita della Chiesa. Questa intuizione segnò tutta la sua opera, orientata a integrare fede e vita quotidiana. Nel 1966 partecipò al Congresso di Teologia del Vaticano II, dialogando con importanti teologi contemporanei.
Nel 1970 si unì alla Facoltà di Teologia dell’Università di Navarra, dove svolse una feconda attività didattica per oltre trent’anni. Fu decano della facoltà dal 1980 al 1992, periodo durante il quale consolidò uno stile di lavoro rigoroso, vicino e profondamente ecclesiale. È autore di circa 400 pubblicazioni su teologia fondamentale, teologia spirituale e vita cristiana, con particolare attenzione a temi quali la santificazione del lavoro e la missione dei laici nel mondo.
Tra i suoi libri più conosciuti figurano La santificación del trabajo e Cristo, esperanza del mundo. I suoi alunni ricordano la sua dedizione personale, la capacità di dialogo e lo stimolo ad aprire nuovi orizzonti formativi.
Fece parte del Consiglio Presbiterale dell’Arcidiocesi di Pamplona, collaborò con commissioni della Conferenza Episcopale Spagnola e del Vaticano e tenne corsi e conferenze in Europa e America Latina.
Promotore del CEJE e dell’Istituto Storico San Josemaría
Una dimensione centrale della vita di José Luis Illanes fu la sua dedizione allo studio della figura e del messaggio di san Josemaría Escrivá e del carisma dell’Opus Dei. Nel 1995 promosse a Pamplona la creazione del Centro di Studi Josemaría Escrivá (CEJE), con l’obiettivo di favorire ricerche scientifiche sull’Opus Dei, il suo fondatore e i suoi membri.
Chi lavorò accanto a lui sottolinea la sua capacità di ascolto, la rapidità nell’organizzare progetti, l’abilità di integrare talenti diversi e il suo costante buonumore. Al CEJE seppe creare un clima di lavoro disteso, che diede origine a numerosi progetti di ricerca e a fruttuose collaborazioni internazionali.
Frutto di questa esperienza fu, nel 2001, la proposta al Prelato dell’Opus Dei, Javier Echevarría, di creare l’Istituto Storico San Josemaría Escrivá (ISJE), che fu eretto quello stesso anno a Roma. In questa occasione tornò a Roma per dirigere l’Istituto e consolidarne l’attività. Dal ISJE promosse numerosi progetti di ricerca e pubblicazioni volte ad approfondire la conoscenza storica dell’Opus Dei e del suo fondatore.
Uno dei principali frutti di questa fase fu la creazione di una rivista che desse corpo all’attività dell’Istituto: la rivista Studia et Documenta, concepita come uno spazio accademico di riferimento per la ricerca storica sull’Opus Dei. Sotto il suo impulso — ne fu direttore fino al 2012 — la rivista raccolse contributi di specialisti di diverse discipline, rafforzando il rigore scientifico nello studio della storia recente della Chiesa.
Illanes rimase a Roma fino al 2017, anno in cui tornò a Pamplona, dove continuò a collaborare a iniziative accademiche fino a poco tempo prima della sua morte.
Un’eredità di fede e di pensiero
Nel corso della sua vita, José Luis Illanes non si limitò a riflettere e a scrivere molto sulla vocazione cristiana nel mondo: la visse anche in profondità, con discrezione e costanza. La sua capacità di unire fede, ragione e vita ordinaria ha lasciato un’impronta indelebile nei suoi alunni, colleghi e collaboratori.